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Dal positivismo alla crisi di fine secolo

Gli ultimi decenni del XIX secolo segnano il rapido passaggio dall’ottimismo per i progressi di

scienza e tecnica che segna il periodo del Positivismo inaugurato dalla Seconda Rivoluzione

Industriale, ad un crescente irrazionalismo che caratterizzerà anche i primi decenni del

Novecento.

Il positivismo

Il positivismo era una corrente di pensiero caratterizzata da una grande fiducia nelle capacità di

queste innovazioni di migliorare non solo la conoscenza ma anche la dimensione etica, sociale e

politica dell’umanità.

Il padre del positivismo Auguste Comte fu anche il fondatore della sociologia, l’uomo nella sua

interezza venne sottoposto ad analisi positive, cioè analisi oggettive.

Cesare Lombroso estremizzò quest’analisi in modo oggettivo dell’uomo creando la

pseudoscientifica fisiognomica. Egli, studiando i tratti peculiari dei criminali, determinò che tutte le persone con determinate caratteristiche fossero predisposte alla criminalità infatti era convinto

che ci fosse un legame biunivoco tra un certo aspetto fisico ed il diventare malvivente.

Lo scenario mutò rapidamente per diversi fattori, tra cui il verificarsi di un periodo di grande

difficoltà nell’economia di tutti i Paesi europei, chiamata ‘Grande Depressione’, negli anni dal

1873 al 1896. ma anche l’affacciarsi sulla scena sociale e politica delle masse operaie, che

avevano fatto irruzione con la Comune di Parigi del 1870 e la crisi dello Stato liberale, contestato

sia dalla borghesia, sempre più arroccata in posizioni di difesa se non apertamente reazionarie, sia

dalle nuove classi emergenti.

Italia

Riunita Roma all'italia, ci fu la rivoluzione parlamentare del 18 marzo 1876 , la caduta della destra e insediamento al potere della sinistra.
L'avvento della sinistra non significò però una rivoluzione nella struttura sociale e politica dello stato italiano, che sotto Agostino Depretis  continuò a poggiare su basi borghesi e fu governato col sistema del trasformismo ( Prassi di governo fondata sulla ricerca di una maggioranza mediante accordi e concessioni a gruppi politici eterogenei, e talvolta a singoli esponenti di un partito avverso, allo scopo di impedire il formarsi di una vera opposizione.)

In politica interna, la sinistra fece sancire l'obbligo dell' istruzione elementare  abolì la tassa sul macinato e attuò una riforma fiscale e una riforma elettorale; quest'ultima portò il numero degli elettori a due milioni.
Sotto il goveno della sinistra si inizia pure il processo di industrializzazione dell'italia.
l cattolici, però, a causa del divieto della Santa Sede di partecipare alla vita politica italiana, resero ineluttabile la pratica del trasformismo.
Le difficoltà della politica interna influenzarono non poco la stessa politica estera della sinistra; si criticò la precedente politica delle mani nette e, per uscire dall'isolamento diplomatico nel quale il paese si trovava, si concluse la Triplice alleanza con I'Austria-Ungheria e la Germania.

Morto il Depretis la guida del governo venne assunta da Francesco Crispi: il suo primo Gabinetto migliorò la legislazione penale italiana e curò il risparmio. Fallito sul nascere un tentativo di accordo con i cattolici, ricorse a repressioni poliziesche sia per fermare i progressi dell'estrema sinistra, sia per proteggere la Triplice dagli attacchi degli irredentisti.
Il triplicismo di Crispi portò anche ad una rovinosa guerra con la Francia.
Nel 1891 il governo Giolitti segnò una svolta liberale (costituzione del partito socialista dei lavoratori italiani nel 1892 e della Confederazione Generale del Lavoro), ma esso fu travolto dallo scandalo della Banca Romana. Ritornato al potere il Crispi, diede inizio ad una politica decisamente reazionaria (repressione dei Fasci siciliani e dei moti della Lunigiana, dichiarazione del partito socialista come illegale) e accentuò il tentativo di espansione coloniale in Abissinia, provocando il disastro di Abba Garima, presso Adua (1896). Il successore, Di Rudini, liquidò l'affare abissino con la pace di Adis Abeba e amnistiò i condannati dell'estrema sinistra; la situazione precipitò nella rivolta di Milano del 6 - 7 maggio 1898 e nella spietata repressione del generale Bava-Beccaris. Le forze liberali e democratiche del parlamento impedirono che il colpo di stato riuscisse applicando l'ostruzionismo ai progetti di legge liberticidi del nuovo presidente del consiglio, il generale Pelloux, e successivamente l'elettorato sconfessò il governo. A conclusione di tanti tragici errori si ebbe l'assassinio del re Umberto l da parte dell'anarchico Bresci (29 luglio 1900).

 

La Grande Depressione

Causa scatenante della crisi fu la sovrapproduzione agricola, determinata proprio dalle

migliorate tecniche di coltivazione e dall’uso di nuovi macchinari, che portò all’abbassamento dei prezzi.

Tale situazione indusse i produttori europei ad abbandonare le politiche liberoscambiste, imponendo dazi sulle importazioni e a compiere investimenti per innalzare la produttività delle aziende agricole.

Allo stesso tempo, anche in campo industriale, ci fu un abbassamento dei prezzi e un ritorno al

protezionismo dovuto allo sviluppo di nuove potenze, come ad esempio Stati Uniti, Germania e

Giappone, e all’eccesso di offerta rispetto alla domanda. Il settore però reagì con una profonda

ristrutturazione ed innovazione tecnologica, che diede inizio alla Seconda Rivoluzione Industriale.

Un profondo rinnovamento interessò vari campi, come ad esempio l’industria siderurgica, quella dell’energia, della chimica e la meccanica; inoltre anche nell’industria bellica ci furono notevoli sviluppi.

L’utilizzo di nuovi materiali ad esempio l’acciaio permisero lo sviluppo di armi più potenti, come

cannoni e mitragliatrici. Mentre lo stile liberty o l’art nouveau, sviluppatosi in quel periodo,

prediligevano, il ferro ed il vetro.

Nel settore energetico oltre al carbone, per il motore a vapore, vengono utilizzati anche

l’elettricità ed il petrolio. Ma le loro funzioni non si limitarono solo a questo bensì servirono anche

per la creazione della lampadina per l’illuminazione elettrica al posto dei lampioni a gas, la benzina

e la nafta.

Con lo sviluppo di scienza e tecnologia, si fecero notevoli scoperte anche in campo medico: la

genetica, la teoria dell’evoluzionismo, i vaccini e le aspirine. Mentre per le tecnologie ci furono

sviluppi riguardo la fisica, infatti si cominciò a studiare la fisica atomica, la radioattività, i raggi x e i concimi chimici. Ma furono facilitati anche gli spostamenti, infatti nacquero le prime reti

ferroviarie, i canali, gli aeroplani ed anche le prime auto ed i primi telefoni.

Il fonografo ed il grammofono sono avanguardie artistiche del futurismo italiano.

Espressione della nuova economia cui la Seconda Rivoluzione Industriale diede avvio, fu la nascita delle società per azioni: si passò dalla presenza di

tanti piccoli imprenditori a grandi imprese in grado di controllare il mercato di un prodotto,

dettandone regole prezzi, quantità e qualità.

Le S.P.A. erano organizzate in :

trust: fusione di società che si dividevano il lavoro per la realizzazione di un prodotto.

Cartelli: regime di monopolio (le società stabiliscono il prezzo della merce)

Holdings: una società più influente che controlla anche le altre.

Tutte le nuove scoperte e le innovazioni crearono in Europa un clima positivista.

La Grande Depressione
Positivismo
Contesto italiano

Karl Marx

Karl Marx

Karl Marx ,nato a Treviri il 5 Maggio 1818 , è stato un filosofo, economista , storico, sociologo e politico tedesco.

Il marxismo rappresenta  una delle dottrine intellettuali e politiche più importanti dell'età moderna.

Il primo elemento che ci fa notare l’  importanza del pensiero di Marx è  il fatto che esso non possa essere ridotto esclusivamente alla filosofia, alla sociologia o all'economia in quanto si pone come un'analisi globale della società e della storia che investe tutto l'assetto strutturale e sovrastrutturale del capitalismo, cioè del mondo borghese. Il secondo elemento distintivo del marxismo è costituito dal suo legame  con la prassi, cioè la sua tendenza a fornire un'interpretazione dell'uomo e del mondo che possa anche servire da base per una trasformazione rivoluzionaria. L'unione tra teoria e prassi è difatti un punto-chiave della dottrina che sta alla base della scelta rivoluzionaria che la contraddistingue, cioè il tentativo di realizzare quell'unione tra realtà e razionalità che Hegel aveva solo pensato.

Marx nega Hegel attraverso Feuerbach e nega Feuerbach attraverso Hegel .

Nega Hegel accusandolo di aver rovesciato il rapporto tra realtà e razionalità, assecondando “ l’uomo è ciò che mangia” di Feuerbach .

Nega Feuerbach basandosi sulla dialettica hegeliana in quanto, l’uomo è un prodotto dellla struttura economica in cui vive , prodotto della storia , non esiste “l’uomo in generale” di fatti:

ogni struttura umana è la conseguenza di quella particolare struttura economica.

Alienazione:

Secondo Marx l’alienazione avviene nella società industriale . Egli individua quattro forme di alienazione confrontando l’operaio con l’artigiano tradizionale:

  • alienazione rispetto al prodotto del lavoro

  • alienazione rispetto all’attività

  • alienazione rispetto alla società

  • alienazione rispetto a sé stesso.

L'operaio è alienato dal prodotto del suo lavoro, perché produce beni senza che gli appartengano  e si trova, anzi, in una condizione di dipendenza rispetto ad essi;

L’operaio è alienato dalla propria attività, perché non produce per se stesso, ma per un altro (il capitalista); il lavoro dell'operaio non è libero come quello dell'artigiano né fantasioso, ma costrittivo: si svolge infatti in un determinato periodo di tempo, stabilito da altri;

L'operaio è alienato dal suo prossimo, cioè dal capitalista, che lo tratta come un mezzo da sfruttare per incrementare il profitto e ciò determina un rapporto conflittuale. Da un punto di vista più ampio, l'economia capitalistica traduce il rapporto tra le persone in modi di sfruttamento;

L'operaio è alienato dalla sua stessa essenza , poiché il suo non è un lavoro costruttivo, libero e universale, bensì forzato, ripetitivo e unilaterale.

Comunismo:

Il comunismo appare a Marx come l’unica forma sociale nella quale sia possibile una restituzione dell’uomo a sé stesso perché, con la soppressione della proprietà privata esso dovrebbe sopprimere i fattori di lacerazione della società e della stessa coscienza umana.

Materialismo storico:

Il materialismo storico consiste in una teoria secondo cui le forze motrici della storia e il fondamento della realtà umana sono rappresentati dai rapporti socio-economici. L’uomo è una specie animale evoluta che deve lottare per sopravvivere . In questa lotta per la sopravvivenza l’uomo deve cercare di soddisfare i propri bisogni e quindi deve lavorare. Il modo con  cui l’uomo cerca di soddisfare i propri bisogni lo condiziona per tutta la vita. L’ economia è quindi un condizionamento importante nella vita umana. Il termine “ economia “ significa infatti leggi della casa . I bisogni di ogni persona sono differenti a seconda del contesto in cui vive .  I rapporti socio-economici rappresentano ciò che Marx chiamava struttura. La sovrastruttura è invece il rapporto tra economia e cultura prodotto attraverso l’economia .

Rapporto tra forze produttive e rapporti di produzione :

Forze produttive : tutto ciò che serve per produrre qualcosa

Rapporti di produzione : rapporto tra chi detiene il mezzo per creare e chi crea

Quando le forze produttive si evolvono più velocemente rispetto ai rapporti di produzione si crea uno squilibrio ( conflitto)

Lo stato:

Lo Stato è lo strumento della dittatura di una classe sull'altra; lo Stato esiste solo nella misura in cui è necessario poiché esiste la lotta di classe e la divisione in classi, nella misura in cui è necessario per una classe opprimerne un'altra per realizzare i suoi fini. Solo con l'eliminazione della divisione in classi lo Stato scomparirà.

Dittatura del proletariato : quando l’uomo avrà raggiunto una tale maturità dopo la lotta e quando il proletariato avrà raggiunto il potere , allora non servirà più lo stato e potrà essere abolito.

Friedrich Nietzsche

Nietzsche nasce a Rocken nel 1844.

Egli elabora una filosofia del sospetto cioè, una decostruzione e messa in evidenza di tutta quella che era stata la filosofia occidentale fino a quel momento. Individuiamo cinque fasi del pensiero nietzschano :

  • Prima fase della filosofia di Nietzsche: celebra il trionfo della vita e la sua accettazione più totale e completa , adesione all’insensatezza della vita.

  • Seconda fase : liberare la mente degli uomini da un errore fondamentale , la metafisica. La critica a quest’ultima disciplina filosofica si concretizza nella nota espressione della « morte di Dio» .

  • Terza fase: chi è questo Dio? Secondo Nietzsche , Dio è la nostra più lunga menzogna , è l’ essenza di tutte le credenze create dall’uomo.

  •  Quarta fase : cosa vuol dire che Dio è morto?  Con questa espressione , Nietzsche intende la fine delle certezze che hanno guidato gli uomini per millenni.

  • Quinta fase: Il superuomo.

L’uomo , secondo Nietzsche , è un animale malato in quanto la sua natura è labile e compensa a questa carenza attraverso l’intelletto . L’intelletto è l’organo della simulazione e la simulazione a sua volta è il contrario della verità . Esistono degli individui più deboli che utilizzano l’organo della simulazione per affermare la propria” volontà di potenza “ . La più grande forma di simulazione per Nietzsche è la Bibbia .

Morale del gregge : la verità è un invenzione al fine di evitare la guerra tutti contro tutti .

Il Superuomo

Così parlò Zarathustra è un testo fondamentale in quanto assistiamo ad una nuova torsione del pensiero nietzschano. Zarathustra annuncia il Superuomo .

Il superuomo è colui che pratica la “ trasvalutazione dei valori” . Questa trasvalutazione avviene nella filosofia di Nietzsche in quanto, egli esprime che gli uomini dovrebbero essere fedeli alla terra , cioè vivere a pieno i valori terreni , svalutando appunto tutti quelli che erano stati fino ad allora i valori della filosofia occidentale che aveva messo in evidenza invece tutte quelle che erano le dimensioni metafisiche . Il Superuomo induce al grande diprezzo di alcuni valori , quali: la felicità , la razionalità, la virtù , la giustizia , la compassione.

Il superuomo di Nietzsche incarna un modello in cui si condensano e trovano rappresentazione tutti i temi della sua filosofia .

Nietzsche
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