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La letteratura inglese tra le due guerre

La fine della Prima Guerra Mondiale lascia l’Inghilterra in una situazione di disillusione, di inquietudine, dubbio e incertezza. Molti soldati di ritorno dal conflitto erano tormentati da un senso di colpa per tutti gli atti brutali compiuti sul campo o per aver perduto gli anni giovanili. Non si riescono più a distinguere più i valori giusti e certi e i vecchi cardini scientifici e filosofici sono ormai distrutti dalle nuove visioni dell’uomo e dell’universo introdotte all’inizio del secolo, ma nessuno riusciva ancora a individuare quali sarebbero stati i nuovi ideali in grado di sostituire i precedenti. La prima visione rivoluzionaria, che contribuisce alla diffusione di una sensazione di disgregazione di tutti i valori, fu introdotta da Sigmund Freud con il suo saggio L’interpretazione dei sogni (secondo cui le convinzioni intellettuali non sarebbero altro che razionalizzazioni dei bisogni e desideri inconsci che determinano in ultima analisi il comportamento dell'uomo), la quale crea un atteggiamento di amara disillusione, scetticismo e pessimismo sul futuro dell'uomo, che tuttavia non esclude il ricorso all'ironia e alla satira tipiche della letteratura britannica. In opposizione alla sua teoria si pone quella di Carl Gustav Jung, il quale introduce il concetto dell’inconscio collettivo, una sorta di contenitore psichico universale, quella parte dell'inconscio umano che è comune a quello di tutti gli altri esseri umani. Esso contiene gli archetipi, cioè le forme o i simboli che si manifestano in tutti i popoli di tutte le culture, comprensibili e spiegabili solo dallo psicologo o dal poeta. 
La poesia, durante questi anni, è molto influenzata dal simbolismo francese e dal suo rispettivo esponente Charles Baudelaire. Questa corrente ha come principio quello di poter attribuire un significato soggettivo alla poesia trasformando del tutto il linguaggio poetico, per raggiungere quelle zone nascoste della natura e della vita umana che l’indagine scientifica non può toccare. Portatore di tali principi è Thomas Eliot, il quale afferma che “Poetry is not a turning loose of emotion but an escape from emotion; it is not the expression of personaliti but an escape from personality” (La poesia non è un scatenare di emozione, ma una fuga dalle emozioni, non è l’espressione della personalità, ma una fuga dalla personalità). Il linguaggio diviene più complesso, non adatto ai lettori superficiali, ma necessitava di un’analisi più profonda per essere compreso a pieno.
Il romanzo, invece, viene totalmente rivoluzionato, a causa di un profondo cambiamento della società inglese e delle nuove teorie del tempo. Per l’appunto, il ruolo dello scrittore diviene quello di mediatore tra i solidi valori del passato e l’incertezza del presente, sottolineando la complessità dell’inconscio. Come conseguenza anche il metodo di narrazione onnisciente viene rifiutato, in quanto non è più in grado di rappresentare la realtà del tempo e coscienza individuale. Si preferisce così un punto di vista interno al personaggio, che riflette le teorie secondo le quali l’uomo possiede più coscienze allo stesso tempo e che la personalità dell’uomo sia determinata da la coesistenza dell’esperienza passata e presente. La narrazione presentava soprattutto la tecnica dello “stream-of-consciousness”, ovvero l’utilizzo di un continuo fluire di pensieri e sensazioni che caratterizzano la mente umana, concentrandosi sui processi interni a quest’ultima. Espressione verbale di questa tecnica è il monologo interiore, caratteristico delle opere di Joyce.

Thomas Eliot

Thomas Eliot

“Genuine poetry can communicate before it is understood.”
Nasce in St. Louis, nel Missouri, nel 1888 e studia ad Harvard.  Studia francese, tedesco, letteratura inglese, storia medievale, storia della filosofia e si interessa molto alla Divina Commedia di Dante (attraverso la quale impara l’italiano), a cui dedicherà uno dei suoi più noti saggi. Nel 1911 si iscrive alla Sorbona dove rimane fino a quando rientra a Harvard per conseguire il dottorato in filosofia. Nel giugno 1914, conclusa l'università, si reca a Parigi; due mesi dopo ottiene una borsa di studio che lo porta per un anno a Londra, presso il Merton College di Oxford. Nel 1915 sposa Vivienne Haigh-Wood, nonostante i suoi genitori non approvassero a causa della salute mentale della donna. 
La sua prima opera importante è una raccolta di poemi intitolata Prufrock and Other Observations, pubblicata nel 1917 che lo resero un poeta importante dell’avant-garde. Dal 1923 diviene direttore della rivista "The Criterion", poi della casa editrice Faber and Faber, incoraggiando poeti come E. Pound e W.H. Auden. In questo periodo la condizione mentale della sposa si aggrava e questo gli provocò grande stress. La poesia diviene un rifugio per il poeta dove poter esprimere tutti i suoi orrori e la sua vita infelice domestica. Nel 1922 pubblica il suo capolavoro, The Waste Land, un poemetto dedicato a Ezra Pound (che collaborò alla sua stesura). Nel 1925 pubblica il sequel The Hollow Man, che contiene accenni sulla credenza Cristiana.
Nel 1927 ottiene la cittadinanza inglese ed entra a far parte della comunità cattolica di Inghilterra, attraverso la quale egli trova le risposte riguardo le sue stesse incertezze. Da qui poesie come Ash Wednesday (1930) e Four Quartets (1943), e le due importanti opere teatrali Murder in the Cathedral (1935) e The Family Reunion (1939). 
Decide finalmente di separarsi dalla moglie, la quale viene messa in un ospedale psichiatrico doe morirà nel 1947. La sua morte provocherà nello scrittore un forte sentimento di colpa e tristezza. Tra gli anni 30 e 40 le sue opere iniziano ad interessarsi a questioni etiche e filosofiche della società moderna, ciò lo indirizza al teatro del quale diviene uno degli esponenti maggiori. Nel 1948 riceve il Nobel per la Letteratura. Muore a Londra nel 1965.

The Waste Land

È considerato uno dei capolavori della poesia modernista.  Il poeta, in seguito al ricovero della moglie a causa di un esaurimento nervoso, spedì il dattiloscritto all'amico Ezra Pound, che intervenne anch'egli sulla revisione del testo (motivo per il quale Eliot gli dedicò il poemetto definendo Pound stesso "il miglior fabbro") e si occupò principalmente sulla riduzione dello stesso.
Non presenta un ordire preciso e non risulta unitaria, ma è una collezione di situazioni, impressioni, allucinazioni e personalità, rappresentando così la società del tempo distrutta dalla guerra e dalla modernità. Tutti questi frammenti sono accomunati da un unico tema: il contrasto tra la prosperità di un passato mitologico e la sterilità spirituale, il caos e la distruzione del mondo contemporaneo. 
L’opera è divisa in cinque parti, per un totale di 434 versi caratterizzati da una moltitudine di voci che parlano individualmente usando molte lingue diverse e molteplici accenni e citazioni di vari lavori letterari di diverse culture, diversi movimenti e diverse tradizioni. Non ha un ordire preciso e non risulta unitaria, ma è una collezione di situazioni, impressioni, allucinazioni e personalità, rappresentando così la società del tempo distrutta dalla guerra e dalla modernità. Tutti questi frammenti sono accomunati da un unico tema: il contrasto tra la prosperità di un passato mitologico e la sterilità spirituale, il caos e la distruzione del mondo contemporaneo. Questa tecnica riflette il suo concetto di storia e tradizione, viste come ripetizioni di eventi. Un’opera dove passato e presente coesistono, così come nella mente.
Presenta diversi stili poetici (che vanno a sottolineare la mancata unitarietà dell’opera), metafore e simboli che sostituiscono le affermazioni dirette, al fine di rendere il lettore o il pubblico più partecipe e immerso possibile. Secondo lo stesso fine egli decide di utilizzare la tecnica dell’objective correlative (correlativo oggettivo) che egli stesso definì come «una serie di oggetti, una situazione, una catena di eventi pronta a trasformarsi nella formula di un'emozione particolare». Quindi l’emozione non è scatenata da un singolo oggetto, evento o situazione, ma dalla loro combinazione. 

Wystan Auden

Wystan Hugh Auden

Nasce a York nel 1907, trascorse l'infanzia a Harborne, Birmingham. S’interessa alla lettura di fiabe, miti, psicologia e ingegneria mineraria. Entra a contatto con la poesia moderna studiando a Oxford e si fa portatore degli Oxford Poets, i quali condividono ideali di sinistra e portano avanti il lavoro rivoluzionario iniziato da personaggi come T.S. Eliot e James Joyce. Partecipa attivamente alla vita politica, tanto che prende parte al General Strike del 1926. Vive la nascita del Nazismo ed esprime solidarietà nei confronti degli ebrei. Infatti, nel1935, sposa la figlia di Thomas Mann, Erika, solo per poterla far scappare dalla Germania Nazista. 
All’inizio della sua carriera è molto influenzato dalle teorie freudiane, viste come dei modelli in relazione ai costumi e rituali di un’intera società e non solo come un riferimento alla personale storia dell’individuo. Egli crede, infatti, che la poesia abbia come scopo quello di raccontare delle esperienze personali particolari di un individuo. 
Una delle sue preoccupazioni maggiori è la sua omosessualità, in quanto reato e condannata dalla religione. Così, nel 1939 si trasferisce a New York e l’anno seguente inizia la sua carriera da insegnante. Pubblica anche uno dei suoi migliori scritti, Another Time (Un altro tempo). Si pone fine al periodo politico divenendo antipolitico e anti-ideologico e riprende il credo anglicano. Le poesie scritte dopo la sua riaffermazione religiosa non discutono del suo rapporto con la religione e i motivi per i quali egli se n’è allontanato e ricongiunto, ma esprimono il suo dubbio sull’esistenza divina.  Nel 1946 diviene cittadino americano e nel 1956 viene nominato Professore di Poesia ad Oxford. 
In America inizia quella che possiamo chiamare seconda fase della sua vita, in quanto si allontana completamente dagli interessi politici. Questo disinteresse è dovuto soprattutto alla sua delusione provocata dagli eventi politici che caratterizzano quegli anni, come la sconfitta repubblicana in Spagna e il patto tra Germania e Russia di non aggressione che divise l’Europa dell’est in due sfere di influenza. Sviluppa, così, uno stile caratterizzato dal rifiuto di appartenere ad una singola cultura o nazione e che per migliorare se stessi bisogna iniziare con gli stessi e non far riferimento alla società.
I suoi scritti si concentrano sul problema dell’amore e di cosa questo sia, ritenendo che la sofferenza sia una conseguenza di questo forte sentimento. Si interessa anche a temi come la morte, il dubbio religioso e la caducità della vita, affiancati dai temi politici e sociali. Tutte queste tematiche sono trattate attraverso liberi versi, metrica e ritmo, talvolta con l’utilizzo di sonetti, talvolta con ballate e canzoni. Muore a Vienna a causa di un attacco cardiaco nel 1973.

Another time 
Contiene le più importanti poesie dello scrittore che segnano il momento in cui lo scrittore decise di lasciare l’Inghilterra per trasferirsi negli Stati Uniti, infatti Il titolo è simbolico e rappresenta il processo che lo porta ad ottenere la cittadinanza americana. Non solo, ma è evidente anche il suo disinteresse nei confronti della politica e l’avvicinarsi alla fede.
È organizzato in tre sezioni:
PEOPLE AND PLACES: il più complesso e meditativo, dove il poeta si concentra sulla relazione fra uomo e natura.
LIGHTER POEMS: caratterizzati da un tono comico 
OCCASIONAL POEMS: che celebrano la morte di due importanti figure come Freud e Yeats, inoltre cerca di interpretare degli importanti eventi storici come l’invasione della Polonia da parte della Germania.

Aldous Huxley

Aldous Huxley

George Orwell

Nasce il 26 luglio 1894 a Godalming in Inghilterra. Tre anni dopo la morte della sorella Roberta, si iscrive alla scuola pubblica di Eton ma, appena iniziati gli studi, contrae una malattia che danneggia gravemente la sua vista. La sua semicecità lo rende inabile all'arruolamento per la prima guerra mondiale. Riesce a frequentare letteratura inglese al Balliol College solo dopo aver riacquisito parzialmente la vista, presso l'università di Oxford, laureandosi nel 1915.
Completa il suo primo romanzo, mai pubblicato, all'età di diciassette anni e rende la scrittura sua professione appena passati i vent'anni. I suoi grandi romanzi hanno come tematica principale gli aspetti disumanizzanti del progresso scientifico, il più famoso di questi è  Brave new world (Il mondo nuovo).
Durante la prima guerra mondiale insegna ad Eton di George Orwell (altro importante esponente della letteratura distopica inaugurata). Sposa Maria Nys, conosciuta a Garsington ( città da lui satireggiata  nell’opera Crome Yellow del 1921), e lavorando come critico letterario per la rivista Westminster Gazette fece la conoscenza di D.H. Lawrence, con cui condivide una forte passione per l'Italia, dove dimora dal 1923 al 1930 (esclusi il 1925 e il 1926, trascorsi viaggiando per l'India), qui scrive racconti ambientati a Firenze e a Roma. 
Tra il 1934 e il 1937  compie una serie di viaggi in Centro-america e negli Stati Uniti. A New York entra in contatto con l'équipe medica del dottor Bates, che riuscì infine a curare efficacemente la sua malattia alla cornea. Nel 1942 si trasferisce in California e rifiuta la cittadinanza statunitense.
Nel 1938 aveva conosciuto J. Krishnamurti, di cui ammirava molto gli insegnamenti. Diviene un indù seguace di Swami Prabhavananda. In seguito a ciò, le sue opere sono molto influenzate dal misticismo e dalle sue esperienze con la mescalina (introdottagli dallo psichiatra Humphry Osmond). L'esperienza di Huxley con le droghe psichedeliche è descritta nei saggi  The doors of perception (Le porte della percezione) e Heaven and hell (Paradiso e Inferno).
Sua moglie Maria muore di cancro al seno nel 1955; nel 1956 si risposa con la torinese Laura Archera. Nel 1960 gli viene diagnosticato un cancro alla laringe e la vista peggiora nuovamente. Negli anni che seguirono scrive il romanzo utopico Island (L'isola).
Nel 1961 vi è un incendio nella sua casa che distrugge tutti i suoi libri e le sue carte. La perdita è per lui un evento traumatico.Muore nel 1963.

George Orwell

Eric Blair nasce in India nel 1903, ma si trasferisce in Inghilterra in età giovanile. Qui studia prima presso St. Cyprian’s, successivamente presso Eton, di cui non apprezza il metodo di insegnamento, le continue punizioni umilianti e la pressione che queste comportano. Nonostante ciò, ad Eton egli riesce a coltivare una personalità forte ed indipendente, professando l’ateismo e il socialismo. Quando finisce gli studi ritorna in India per arruolarsi come poliziotto per l’Indian Imperial Police, presso cui lavora dal 1922 al 1927, anno in cui decide di smettere di appoggiare l’imperialismo inglese in patria. 
Tornato a Londra decide di fare un esperimento. Questo consiste nel vivere modestamente per sperimentare la povertà e capire come le funzionano le associazioni per i poveri. Dopo un periodo a Parigi, dove lavora come lava piatti, decide di iniziare a pubblicare i suoi scritti con lo pseudonimo George (perché è un nome tipico inglese) Orwell (nome di un fiume che si trova a Suffolk, luogo di cui è affezionato). Il suo primo lavoro descriveva proprio questa sua esperienza tra i poveri intitolato Down and Out in Paris and London (Senza un soldo a Parigi e Londra), pubblicato nel 1933. L’anno seguente pubblica Burmese Days (Giorni in Birmania), nel quale descrive i suoi anni passati a lavorare come poliziotto della Polizia Imperiale Indiana e il tramonto dell'imperialismo inglese prima della Seconda guerra mondiale. Nel 1936 sposa Eileen O’Shaughnessy che ha i suoi stessi interessi a livello letterario e sociale. Lo stesso anno gli fu commissionato da un editore per investigare sulle condizioni dei minatori delle industrie del nord. Il suo rapporto fu pubblicato nel 1937 con il nome di The Road To Wigan Piper. Nel 1936 con la moglie si trasferisce a Catalogna per scrivere un rapporto sulla Guerra Civile spagnola. A Barcellona si arruola per la milizia del POUM (Workers’ Party of Marxist Unification -  Partito Operaio di Unificazione Marxista - Partito Obrero de Unificacion Marxista) combattendo nel fronte di Aragona. Tale esperienza viene descritta nel libro Homage to Catalonia (Omaggio alla Catalogna) del 1938. 
Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, egli si trasferisce a Londra e nel 1941 entrò a far parte della BBC, attraverso la quale riesce a trasmettere programmi culturali e politici in India. Nel 1948 va in pensione e diviene editore della The Tribune, un settimanale socialista. Inizia a scrivere Animal Farm (La Fattoria Degli Animali), lo pubblica nel 1945 rendendolo uno scrittore internazionale e finanziato. L’opera costituisce un'acuta parodia del comunismo centralista realizzato in Unione Sovietica, dove gli animali si ribellano all’uomo  crudele e dispotico, tuttavia la rivoluzione si trasforma in una nuova tirannia capeggiata dai maiali, corrotti e avidi di potere come gli uomini. L’ultimo suo libro è Nineteen Eighty-Four (1984) pubblicato nel 1949. È l’opera più originale dello scrittore, in quanto riflette la letteratura distopica, per la quale egli viene ricordato.
I suoi saggi e i suoi articoli contribuiscono alla comprensione del suo tempo, oltre ad essere un alto esempio di esercizio della ragione e dello spirito critico, attraverso uno stile di esemplare chiarezza. Infatti, la sua scrittura, pur esprimendo concetti complessi, è chiara e utilizza parole ben comprensibili. 
Ci invita a non credere alle favole ed a mantenere sempre vigili la coscienza e lo spirito critico. Ci invita a dubitare non solo delle rivoluzioni pur ritenendole necessarie, ma anche del nostro stesso pensiero perché esso potrebbe essere condizionato da un linguaggio costruito per ingannare la nostra mente. Muore nel 1950 per tubercolosi.

Nineteen Eighty-Four 

1984 è uno dei più celebri romanzi di George Orwell, pubblicato nel 1949 ma iniziato a scrivere nel 1948 (anno da cui deriva il titolo, ottenuto appunto dall'inversione delle ultime due cifre). 1984 appartiene a quella serie di romanzi che compaiono nell'Europa del Primo e del Secondo Dopoguerra, caratterizzati da un profondo pessimismo, segno di una crisi di valori che colpisce la fiducia della borghesia e degli intellettuali nel positivismo e nelle ideologie da esso derivate, compreso il comunismo. Il romanzo di Orwell è diviso in tre parti ed è ambientato in un futuro prossimo, il 1984. Il mondo è diviso in tre macro-nazioni che si contendono, in quella che viene chiamata “la Terza Guerra Mondiale”, una quarta fascia territoriale. Questi super-stati sono l’Oceania, che è composta da Nord e Sud America, Regno Unito ed Irlanda, Australia, Nuova Zelanda e Africa meridioniale, l’Eurasia, che è composta da Europa e Russia e l’Estasia, che è composta dai territori del Giappone, della Cina e del Tibet, dell’India settentrionale. Il territorio restante va dall’Africa centro-settentrionale al Medio Oriente fino al sud-est asiatico. La storia si svolge a Londra, capitale dell’Oceania, retta da un regime di stampo socialista fondato sugli ideali del Socing (che è l’acronimo per Socialismo Inglese). Il potere è retto da un solo partito, che non ha rivali all’opposizione, al cui capo è posto il Grande Fratello, una figura carismatica che nessuno ha mai visto e che viene rappresentato con dei tratti che ricordano le fisionomie di Stalin e Hitler. La vita degli abitanti dell’Oceania è costantemente spiata da telecamere, dette “teleschermi”, che sono presenti in ogni abitazione e in ogni punto delle città. Questi sono gli strumenti con cui il potere diffonde ininterrottamente la propria propaganda e controlla i cittadini anche nella loro vita privata, assicurandosi un controllo totale sulle loro vite. Il potere è suddiviso tra diversi enti: il Ministero dell’Amore (o Minluv), che si occupa della sicurezza interna attraverso la sua polizia politica (detta “psicopolizia”) e della conversione di chiunque abbia comportamenti devianti rispetto al credo del regime; il Ministero della Pace (Minipax), che in realtà si occupa della guerra, il Ministero dell’Abbondanza (Miniplenty), che si occupa delle questioni economiche, e il Ministero della Verità (Minitrue), che si occupa della propaganda di partito, secondo un revisionismo storico che porta a modificare libri, notizie e giornali del passato per sostenere le posizioni attuali del governo. Il protagonista, Winston Smith, è un funzionario di basso rango del Partito Esterno che lavora al Ministero della Verità: qui Winston modifica testi, libri e foto del passato alterando la verità e ricreandone un’altra più adatta e confacente ai desideri del Partito. Winston, nonostante le apparenze della sua esistenza quotidiana, mal sopporta la rigida dottrina e la presenza assillante del regime, ed è conscio, proprio in virtù del lavoro che svolge, delle mistificazioni in cui è tenuta gran parte della popolazione. Winston ha iniziato a scrivere un diario, in cui riunisce tutte le proprie critiche al Partito e alla realtà in cui è costretto vivere: quest’attività è di per sé molto pericolosa, perché è una manifestazione di libero arbitrio e libero pensiero, e non può essere controllato dalla strategia di propaganda e controllo mentale del governo. Il protagonista è infatti costretto a scrivere le sue pagine nascosto nell’unico angolo della casa dove il teleschermo non può registrarlo. 1984 è, in effetti, un terribile ed efficace atto d'accusa da parte di Orwell nei confronti della pretesa totalitaria di voler piegare la realtà e le persone ad un fine superiore, che idealmente coincideva con la felicità del popolo, ma alla fine si identificava nell'obbedienza cieca ai partiti totalitari e ai loro leader.

Katherine Mansfield

Katherine Mansfield

Nasce nel 1888 a Wellington nella Nuova Zelanda, da una famiglia numerevole. Nel 1893 si trasferisce con la famiglia nel Karori e qui trascorre gli anni più belli della sua infanzia, i quali ricordi li utilizzerà come inspirazione per la sua storia Prelude.
Le sue prime storie stampate si hanno negli anni liceali del 1898 e 1899 sulle riviste High School Reporter e Wellington Girls’ High School Magazine. Ma la sua prima storia pubblicata formalmente si ha l’anno seguente, His Little Friend, nella rivista New Zeland Graphic and Ladies Journal. Nel 1903 si trasferisce a Londra, dove frequenta Queen’s College con le sue sorelle. Qui riprende a suonare il violoncello con il quale credeva di poter costruire una carriera professionale, ma contemporaneamente era troppo dedita al giornale del college che finisce per diventarne l’editrice. È interessata alle opere dei simbolisti francesi e Oscar Wilde.
Non si interessa, però alla vita politica tanto che non partecipò attivamente al movimento delle Suffragette.

Finita il college ritorna nella Nuova Zelanda, dove inizia a scrivere le short stories grazie alle quali ella è divenuta una scrittrice importante. Molte di queste furono pubblicate nel Native Companion (con la quale ebbe la sua prima paga) e da questo momento in poi decise di divenire una scrittrice di professione. Dopo due anni decide di ritornare a Londra. 

Ebbe due relazioni con delle donne ma continuò ad avere amanti uomini, in quanto cercava di reprimere i suoi sentimenti. La sua prima relazione con una donna fu con una Maori, Maata, che incontra per la prima volta a Wellington e di nuovo a Londra. Fu una donna molto importante per lei e scrisse di lei in alcune sue storie riferendosi a lei come Carlotta.
Nel 1909, dopo un frettoloso matrimonio non consumato con George, maestro di canto, Bowden a causa di una relazione con una donna fu spedita dalla madre nella stazione termale di Bad Wörishofen in Baviera dopo averla diseredata. Nel corso del soggiorno bavarese, tuttavia, lesse per la prima volta Anton ÄŒechov, scrittore che avrà su di lei un impatto significativo.

Nel 1911, Katherine pubblicò la prima raccolta di racconti, In a German Pension e venne in contatto con scrittori a lei contemporanei come David Herbert Lawrence e Virginia Woolf. 
Due raccolte di racconti la consacrarono una delle voci più originali del Modernismo, Bliss (1920) e The Garden Party (1922).

Contrae la tubercolosi e i primi anni li passa viaggiando, soprattutto in Francia e in Italia. Nel 1919 suo marito Murry, spostato in seguito al suo divorzio con il suo primo marito Bowden, diviene editore dell’Athenaeum.
Trascorse gli ultimi anni della sua vita alla ricerca di una cura per la tubercolosi e nell'ottobre 1922 si reca all'Istituto per lo sviluppo armonioso dell'uomo di Georges Gurdjieff, a Fontainebleau, Francia, dove si sottopone a prove estreme e dove muore in seguito ad una emorragia nel 1923. Fu sepolta nel cimitero di Avon.
Alla sua morte, Katherine lasciò un gran numero di prose inedite pubblicate da Murry, suo esecutore letterario, negli anni seguenti, fra cui The Dove's Nest (1923), e edizioni delle sue lettere e del diario. 

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