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La letteratura cinese

La lettratura cinese

Ding Ling (丁玲)

Nel maggio del 1942 Mao tiene a Yan'an i noti Discorsi sull'arte e la letteratura. Si tratta di un'occasione in cui i tanti intellettuali militanti, che si sono recati da ogni angolo del Paese a Yan'an per congiungersi con l'esercito comunista, possono esprimere la propria idea sulla funzione dell'arte e della letteratura nel nuovo mondo che ci si propone di costruire. Molti dei concetti ripresi dai Discorsi traggono ispirazione dai lavori di Lenin sullo stesso argomento. Arte e letteratura per Mao devono essere al servizio della rivoluzione, essere indirizzate alle masse e avere come argomento le masse. Questa concezione dell'arte si fonde con la propaganda in maniera aperta e militante, giustificando in alcune fasi del governo maoista persecuzioni agli intellettuali non allineati. L'importanza del controllo della cultura da parte di chi detiene il potere è chiara a Mao, che infatti dedica all'argomento un evento così importante, ancora prima della fondazione della Repubblica popolare cinese.

Dopo i Discorsi di Yan'an infatti la critica letteraria viene interpretata come lo strumento per lodare gli scritti e gli autori che meglio rappresentano la linea del Partito. Quando un autore incorre in un errore considerato dannoso, l'establishment stesso lancia delle campagne di critica, a cui lo scrittore criticato non ha la possibilità di controbattere, ma può solo accettare le accuse e pubblicare un'autocritica.

Nel panorama letterario dei primi anni della Repubblica popolare cinese i grandi scrittori del primo Novecento faticano a trovare posto. Alcuni provano a riadattare la propria scrittura ai nuovi canoni. È il caso ad esempio di Ding Ling 丁玲 (1904-1986), che nel 1948 pubblica il romanzo ispirato allo spirito di Yan'an, Il sole sorge sul fiume Sanggun (太阳照在桑干河上) . Malgrado la sua fedeltà al Partito, Ding Ling stessa diviene oggetto di critica durante il Movimento contro la destra, così come il poeta Ai Qing 艾青 (1910-1996), altro autorevole personaggio del primo Novecento cinese. In parte per l'oggettiva difficoltà a esprimere la propria creatività all'interno dei sempre più stretti limiti imposti dal potere centrale, in parte per prudenza, i grandi nomi che si erano affermati prima della fondazione della Rpc, con l'eclatante eccezione di Guo Moruo, si ritirano dalle scene, dedicandosi perlopiù allo studio o alla carriera politica.

Dopo la campagna repressiva che segue al Movimento dei Cento Fiori del 1956, ci sarà l'abbandono del realismo rivoluzionario come stile di scrittura da imitare, per passare all'adozione del romanticismo rivoluzionario, che si distacca dalla realtà e dai suoi aspetti più cupi, per celebrare il successo della rivoluzione e ponendosi come forma di scrittura che ispira ed emoziona.

 

Nata da una colta famiglia dello Hunan, Ding

Ling (pseudonimo di Jiang Bingzhi 蒋冰之) è

una scrittrice moderna che sin da giovanissima

si interessa ai movimenti intellettuali che scuotono

la Cina del primo Novecento. Si trasferisce prima a Shanghai, dove si laurea presso il Dipartimento cinese dell'Università, e poi a Pechino nel 1925. La sua prima produzione letteraria è fortemente ispirata alla letteratura occidentale, ma con la sua adesione nel 1930 alla Lega degli scrittori di sinistra e al Partito comunista cinese nel 1922, l'autrice si avvicina sempre più agli ideali marxisti. Arrestata dal Guomindang per motivi politici rimane agli arresti domiciliari dal 1933 al 1936, anno in cui riesce a fuggire camuffata da soldato per raggiungere la base rossa di Yan'an. A Yan'an comincia una relazione con il leader comunista Peng Dehuai e si afferma subito come elemento non allineato, denunciando il maschilismo presente all'interno del Partito. Dopo la fondazione della Repubblica popolare cinese, malgrado l'autrice abbia abbracciato con entusiasmo l’idea di letteratura rivoluzionaria, alcune sue idee critiche le causano l'espulsione dal Partito nel 1957. Durante la Rivoluzione culturale viene mandata in galera per cinque anni e poi viene condannata ad altri dodici anni di rieducazione attraverso il lavoro nelle campagne cinesi. E stata nuovamente ammessa nel Pcc solo nel 1979.

I romanzi più importanti della scrittrice sono : "Il diario della signora Shafi" (1927) e "Il sole splende sul fiume Sanggan" (1948).

Il primo romanzo è un racconto in stile diario ed è stato influenzato dallo stile lirico romantico degli scrittori realisti francesi e di Goethe.  La protagonista Sha Fei è un'immagine tipica delle giovani donne intellettuali. Il romanzo rivela delicatamente il mondo interiore dell'eroina, che mostra il suo cuore attraverso il comportamento di Shafee nella ricerca dell'amore. 

Il secondo romanzo, invece, raffigura il quadro storico della riforma agraria prima della liberazione e riflette la lotta di classe nelle campagne in quel momento.

IL SOLE SPLENDE SUL FIUME SANGGAN 太阳照在桑干河上 (1948)

Il romanzo si svolge interamente nel piccolo villaggio di Nuanshui, che l'autrice trasforma in palcoscenico per oltre quaranta personaggi, descritti con grande vivacità e ricchezza di dettagli. L'azione ha luogo nel corso di un solo mese, durante la prima fase di una riforma agraria radicale (1946-1947) che portò alla sottrazione delle terre ai grandi proprietari terrieri e alla loro ridistribuzione ai contadini poveri nelle zone sotto il controllo del Pcc. Scritto dopo un periodo di cero e proprio studio del mondo contadino scolto da Ding Ling nelle campagne cinesi, il romanzo racconta un'intera comunità e il suo brusco passaggio dalla società tradizionale, con le sue rigide gerarchie sedimentate nei secoli, alla società rivoluzionaria, con le sue promesse di progresso e giustizia. Unico romanzo lungo dell'autrice, rappresenta il suo tentativo di produrre una letteratura di tipo proletario e facendole vincere il premio Stalin nel 1951. E' un romanzo corale, in cui l'unico protagonista è il villaggio e l'azione principale è la distruzione degli antichi ruoli tra i suoi abitanti e la negoziazione di quelli nuovi.

Nel brano che segue viene riportato l'effetto che ha sui contadini poveri di Nuanshui il comizio del compagno Wen, inviato a realizzare la riforma a Nuanshui da dirigenti del Partito che "erano rimasti colpiti dai bei discorsi e dallo sfoggio di erudizione". Il compagno Wen è solo un personaggio minore, ma Ding Ling ne tratteggia con grande efficacia il 'tipo' e ci offre lo spettacolo del suo primo, imperfetto, contatto reale con le masse. Il desiderio più grande del compagno Wen è di "diventare un buon rivoluzionario", ma durante il suo primo comizio il villaggio non reagisce come si aspettava.    

 

 

Zhang Ailing è nata a Shanghai.  Entrò

all'Università di Hong Kong nel 1939 e in

seguito tornò a Shanghai a causa dell'invasione

giapponese di Hong Kong.  È stata influenzata

dalla letteratura e dall'arte occidentale sin da bambina e adora la poesia e i romanzi classici cinesi, pertanto il suo lavoro è una fusione di letteratura e arte cinese e occidentale, sia tradizionali che moderne. Zhang è nota per i suoi romanzi che affrontano il tema delle tensioni amorose tra uomini e donne e della vita quotidiana nella Shanghai degli anni Quaranta e nella Hong Kong occupata dai giapponesi. A differenza di molti altri scrittori dell'epoca, la sua scrittura è priva di un significato politico sottinteso.

Nel 1937, subito dopo aver terminato la scuola superiore, Zhang litigò con il padre e fu  rinchiusa per mesi nella sua stanza. Durante questo periodo di reclusione divenne sempre più introversa e non prese parte al movimento di Nuova Cultura come i suoi coetanei. I drammi sociali che caratterizzavano la Cina di quel periodo erano presenti solo come sfondo nelle sue opere, maggiormente concentrate su temi personali. Un esempio è rappresentato dal saggio che scrisse sulla violenza domestica in famiglia.

Le sue opere principali includono i romanzi "Love in Allure" e "Golden Lock", scritti nel 1943.  Descrissero la società di Shanghai e Hong Kong a quel tempo e attingevano anche al mondo spirituale delle figure della famiglia borghese.  Il suo lavoro mostra il punto di vista dell'amore di Zhang Ailing: crede che il matrimonio tradizionale sia solo una relazione economica e che le donne possano perseguire l'amore solo se sono finanziariamente indipendenti.

GOLDEN LOCK (1943)

Al centro de La storia del giogo d'oro ,traduzione italiana del romanzo, ambientata a cavallo della Rivoluzione Xinhai del 1911, si colloca la famiglia tradizionale cinese, con le sue rigide gerarchie e i suoi riti stantii. All'interno di questa gerarchia si colloca, in una pessima posizione, Qiqiao, che si trova ad essere moglie di uno dei fratelli Jiang quasi per caso. Qiqiao si trova imprigionata in questo declino, in questo collasso della società e della famiglia tradizionale, ma prima ancora si è trovata vittima di questa famiglia nel pieno del suo vigore. Infatti, lei non ha lo stesso lignaggio del marito, ma era una bottegaia. Disprezzata e maltrattata per via della sua origine e dei suoi modi, derisa perfino dalla servitù che non la considera molto più che una concubina, Qiqiao non può che inacidirsi, richiudersi in se stessa, che la porta fino ad una forma di lucida follia autodistruttiva, che passa dal vizio dell'oppio alla rovina cosciente dei propri figli. La figura crudele e allo stesso tempo innocente di Qiqiao sembra riprodurre l'implosione, la deriva della società tradizionale, che può dare segni di vitalità soltanto attraverso degli spasmi irrazionali, dei rigurgiti di tradizione, proprio come il folle momento in cui Qiqiao decide di fasciare i piedi alla figlia, nonostante la pratica sia ormai caduta in disuso. La figura di Qiqiao non esce mai di casa: la vediamo rintanarsi nelle stanze scure della casa.

 La chiusura in se stessa di Qiqiao, il suo ritiro dal mondo e la sua follia rappresentano il delirio dell'aristocrazia cinese di fronte ad un progresso che la spaventava, la sua pretesa egoistica di rimanere avvinghiati ad un passato ormai destinato a sfilacciarsi, a perdere significato.

 Qiqiao appare alla fine quasi come uno spettro, persa nei fumi dell'oppio e disprezzata dai figli a cui ha rovinato la vita con le sue manie.

Zhang Ailing (張愛玲)

Ding Ling
Zhang Ailing
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